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Il cuore, la
guerra e la parola
Ombra editrice - 1991
Nel 1991, durante la Guerra del Golfo, un gruppo di
note scrittrici italiane (Adele Cambria, Maria Rosa
Cutrufelli, Luce d'Eramo, Cecilia Gatto Trocchi, Vanna
Gazzola Stacchini, Elena Gianini Belotti, Armanda
Guiducci, Laura Lilli, Dacia Maraini, Lidia Menapace,
Lia Migale, Marisa Rusconi, Goliarda Sapienza, Clara
Sereni e Simona Weller) si riunisce per riflettere
a turno sui temi della guerra, dell'amore e della
scrittura. Ne è nato un libro collettivo che, come
testimonianza storica, resta unico nel suo genere.
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Il Pantano
del Diavolo
Editori & Associati - 1994
Il titolo di questo breve e misterioso romanzo, prende
il nome da un teatro-battello attraccato sulla Senna.
Nel libro l'autrice dipana i fili di un'intricata
storia d'amore arrivata all'ultimo atto. Sullo sfondo
una Costa Azzurra invernale, una Parigi esoterica
e, inquietante come un Sibilla, la figura della scrittrice
Alba de Céspedes. |
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Ritratto di
Angelica
Avagliano Editore - 1998
Nel 1807, pochi mesi prima di morire, la celebre pittrice
neoclassica Angelica Kauffmann si chiuse nel suo studio
romano e bruciò lettere e documenti. Cosa voleva nascondere,
quale segreto voleva cancellare? Con un viaggio a
ritroso nel tempo, si ripercorre la misteriosa e affascinante
vita di questa importante artista del '700, inseguendola
per le corti europee, da Roma a Napoli, da Venezia
a Milano, da Parigi a Londra. Un viaggio nella storia
e nella civiltà di un grande secolo, ma anche nell'universo
interiore di una donna straordinaria, che con notevole
anticipo sui suoi tempi vive le contraddizioni e i
disagi di chi vuole conciliare amore e arte, successo
e vita privata. |
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Una Rosa nel Cuore
Avagliano Editore - 2000
Nella Parigi di fine '800, a Montmartre, collina-rifugio
degli artisti, sboccia alla vita una ragazzina coraggiosa:
Marie Clémentine, la futura Sazanne Valadon. Per vivere
lavora come acrobata, poi come modella di celebri
pittori (Puvis de Chevannes, Renoir, Toulouse-Lautrec…),
ma il suo sogno è di diventare come loro un'artista.
Ci riuscirà grazie anche alla stima di Lautrec e di
Degas. Di origini oscure, Su zanne si definisce figlia
della tempesta, creatura di un altro mondo. Come tale,
non è stata educata ad essere donna ed è forse per
questo che la sua creatività, il suo talento, la sua
sessualità, sono fioriti con la stessa naturalezza
permessa agli uomini. Il romanzo, rigorosamente documentato,
riesce a dare uno spaccato indimenticabile della vita
quotidiana degli impressionisti e a sgomberare da
ogni facile banalizzazione la leggenda di Suzanne
Valadon, una rosa nel cuore di Montmartre. |
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Suzanne
Avagliano Editore - 2002
Suzanne, ovvero la magia di Parigi: "Aveva due grandi
occhi chiari, straordinari, i capelli pettinati a
bande e, più che camminare, sembrava danzare…". Così,
giù quarantaduenne, la descrive nel 1909 André Utter,
il giovane pittore che poi la sposerà, formando con
lei e con suo figlio Maurice Utrillo un "trio maledetto",
al centro di un'ondata di geni che si chiamano Apollinaire,
Ricasso, Max Jacob, Modigliani. Ma chi è stata veramente
Suzanne Valadon? Simona Weller ne ha studiato con
lucida passione la storia, scavando nel suo passato
di acrobata, di modella, di madre per caso, di amante
per allegria, di pittrice per vocazione; e, dopo aver
narrato la sua giovinezza in "Una rosa nel cuore",
in questo secondo romanzo racconta gli anni della
maturità dell'artista - gli stessi di Josephine Baker,
Colette, Coco Chanel - quando Suzanne, pur tra sprazzi
di felicità, si scontra inevitabilmente con la banalità
del male. |
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Memorie di
una pittrice perbene
Avagliano Editore - 2004
Nella Roma di Totò, Fellini, De Sica, una ragazza
appena uscita dal collegio sogna un futuro come pittrice.
Il romanzo narra il percorso fitto di insidie ed incontri
straordinari che la protagonista, Laudomia Giglioni,
dovrà affrontare. Il traguardo che la consacra artista
internazionale le darà anche la possibilità di capire
quanto dolore si è lasciata alle spalle. Nutrita di
miti (Gauguin) e buone letture (Conrad, Simone de
Beauvoir), Laudomia ha lottato contro i pregiudizi
della società del dopoguerra, affrontando con la grinta
delle donne nuove (ma in anticipo sui tempi) viaggi
e avventure, creatività e libertà sessuale. Non a
caso questo romanzo si visita come una mostra d'arte
e si legge con l'avida curiosità di un diario intimo,
in cui sono incastonati memorabili cammei: l'incontro
con Mirò, l'amicizia con De Chirico, la rivelazione
di Sandro Penna, la solidarietà di Paola e Rita Levi
Montalcini… |
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